giovedì 30 gennaio 2020

GREATEST ANIMATED MOVIES FROM 2010 TO 2019

01. (JP) THE TALE OF THE PRINCESS KAGUYA
- Isao Takahata






Tre lustri di lavorazione per raggiungere la quasi totale perfezione. Tante volte Takahata mi piace prenderlo in giro data la sua indole pigra e piuttosto lunatica, eppure quando mi si presenta un film del genere, anche se anni in ritardo sui tempi di produzione, la mia reazione non può che essere di stupore. La storia riprende uno dei racconti più antichi della mitologia giapponese, quello appunto della principessa Kaguya, riportata in molte opere nipponiche tra cui le cronache de La Fenice di Osamu Tezuka, tanto per citare altri mostri sacri. Le due caratteristiche più strabilianti di questo lungometraggio sono la protagonista, dopo Nausicaa probabilmente il miglior personaggio femminile della storia del cinema d'animazione, e la tecnica, sia in fatto di regia che di animazione. Kaguya è una personalità che crea sia apprensione sia tenerezza; la si vede nascere, crescere, maturare, disperarsi, ridere, rassegnarsi, adirarsi, esitare. Tutti i personaggi ruotano attorno o alle sue richieste o a ciò che sembra debba essere il suo futuro. Poche sono le persone che le pongono domande riguardo la sua vita, riguardo il suo punto di vista verso la sua esistenza terrena. Poche volte viene messa in dubbio la sua grazia, la sua purezza. La sua bellezza mai. Takahata torna indietro nel tempo, ai maestri della scuola Yamamoto, al tratto di Ofuji e, andando ancora più indietro, alle tavole di Hokusai e di Utamaro. L'animazione è scomposta ai minimi termini, il bianco prevale sulle scenografie, paradossalmente dettagliate in ogni sequenza in maniera maniacalmente composta. La regia è pressoché perfetta in ogni ripresa dello storyboard, in ogni taglio d'inquadratura. E' stilicamente l'apice del maestro regista, in special modo la messinscena della fuga della principessa dal palazzo durante i festeggiamenti. A rendere le atmosfere ancora più sublimi ci pensa Hisaishi, con una colonna sonora, di notevole delicatezza, che accompagna la lunga visione per tutta la sua durata senza mai risultare fuori posto o invadente.

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02. (JP) THE WIND RISES
- Hayao Miyazaki






Se Isao Takahata ha da sempre descritto la realtà con una fedeltà storico-geografica impressionante, Hayao Miyazaki, invece, ha sempre usato più la fantasia come specchio per raccontarla. Eppure, con Si alza il vento, il Maestro plasma una trama che percorre, quasi come il romanzo da cui è tratta l'opera, la vita di Jiro Horikoshi, un progettista di aerei da guerra famoso per avere ideato i velivoli protagonisti dell’attacco di Pearl Harbor. Miyazaki costruisce una storia che si equilibra perfettamente tra l’onirico e il realismo, seguendo passo per passo le vicende vissute dal protagonista e alternando sequenze dinamiche e quasi di tensione a scene commoventi, poetiche e romantiche. I personaggi sono sensazionali, umani e senza caratterizzazioni sopra le righe. La regia favolosa, soprattutto nei sogni di Jiro, nelle scene del terremoto e in quella dei “bambini che aspettano i genitori”, gli sfondi perfettamente definiti e le delicate e nostalgiche musiche di Hisaishi vanno a formare un’atmosfera dei primi Novecento concreta, a momenti percepibile. Le tematiche che il film affronta sono molte e complesse: la situazione economico-sociale giapponese dagli anni Dieci agli anni Quaranta, la contrapposizione dell'amore del protagonista verso gli aerei e quello verso Naoko (una delle storie d’amore più belle del cinema d’animazione), l’idea della natura come ispirazione e la morale di un sogno che si sfalda come aeroplani in guerra: “opere d’arte maledette”, come li definisce Caproni, la guida spirituale e professionale di Jiro nei suoi sogni. Questa è l’opera di Miyazaki con più sfaccettature e meno lineare della sua carriera, neorealista, biografica e a tratti autobiografica. E’ il testamento artistico perfetto del suo lavoro come regista e animatore nel mondo del cinema e della televisione ed è la sua ultima e più grande dichiarazione alla sua più grande passione, ovvero il volo, l’aeronautica, ancora più di Porco Rosso.

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03. (BE/FR/JP) THE RED TURTLE
- Michael Dudok De Wit





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04. (US) INSIDE OUT
- Pete Docter




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05. (US) PARANORMAN
- Chris Butler, Sam Fell


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06. (US) THE ISLE OF DOGS
- Wes Anderson



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07. (US) PIPER
- Alan Barillaro



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08. (FR) THE ILLUSIONIST
- Sylvain Chomet



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09. (JP) COLORFUL
- Keiichi Hara